VINCULUM CARITATIS

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da Loro Piceno, 2003

…………………………….…...per scoprire………………………………….

la bellezza della vita monastica attraverso le nostre Costituzioni.

Il n° 3,1del LCM ci presenta la vita comunitaria come epifania (manifestazione) dell’incessante eterna generazione del Verbo dal Padre nello Spirito, perché ivi si indica lo Spirito Santo come fondamento e come promotore dello sviluppo della comunione fraterna e garante della sua stabilità.

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Bologna, S. Domenico parte per Zurigo

Il Priore Provinciale della provincia svizzera Fra Franz Muller o.p. ci ha chiesto una reliquia di S. Domenico da porre nella nuova Chiesa del convento S. Nicola di Zurigo. Con gioia e commozione grande la reliquia è stata posta nell’altare dal vescovo ausiliare di Zurigo che ha consacrato la chiesa il 6 ottobre 2002.

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Cagli, 21 Aprile 2002

Professione solenne di Suor M. Anna Lucciarini

Sr. Anna è cagliese, dopo essersi diplomata in ragioneria, ha frequentato all’Università di Urbino la facoltà di Giurisprudenza. Ha fatto parte di associazioni e movimenti ecclesiali fino a quando il Signore l’ha chiamata alla vita religiosa. Eccelle nella musica e nel canto, è esperta di computer e collabora con la redazione del giornale “Il nuovo amico”. I Domenicani e le Domenicane non sono forse l’Ordine dei Predicatori? Il giornale è appunto un modo, moderno, di predicare.

Azzano S. Paolo, quaresima 2002

La fraternità e la pace delle nostre comunità non deve chiuderci al mondo, ma deve invece dilatare i nostri cuori e renderli cuori di apostoli, pronti a condividere questi doni con gli uomini del nostro tempo attraverso la vita e la preghiera. Con l’aiuto di Dio e il nostro impegno, ogni nostra fraternità deve essere per il mondo “un giardino irrigato, una sorgente le cui acque non inaridiscono”.

Una comunità non è mai per se stessa, ma per gli altri, per la Chiesa, per il mondo. Essa è essenzialmente missionaria : ha un messaggio di speranza da donare e amore da comunicare ad ogni uomo della terra.

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Castelbolognese

Il mese di dicembre 1999, vuoi per le festività di Natale, vuoi per la preparazione delle iniziative giubilari e per altri imprevisti, è stato un susseguirsi d’impegni e di incontri : le ragazzine scouts di Faenza, il pomeriggio con le Suore diocesane, i due giorni di ritiro delle suore dell’Istituto S. Giuseppe di Lugo, la celebrazione penitenziale, le Messe di mezzanotte a Natale e fine anno, l’avvicendarsi dei Padri domenicani che sono stati con noi durante il periodo natalizio, non è stato insomma un mese di silenzio e di tranquilla meditazione; l’impegno comunitario ha però favorito l’esercizio e lo sviluppo di quella carità interiore che porta al possesso dell’unico nostro bene : Dio. Infatti l’amore eterno, illimitato e insaziabile per il quale viviamo lo si deve trovare nelle nostre comunità. Questo amore è la vita stessa del monastero come lo è per tutta la Chiesa: ‘congregavit nos in unum Christi amor’. Questo amore è il principio di vita che ci anima e ci perfeziona una ad una. Questo amore che è la vita di tutti e l’amore di tutti è Dio stesso, è lo Spirito di Dio, lo Spirito Santo, vinculum perfectionis, vinculum caritatis.

CASA HEBRON Montefiore dell’Aso

La nostra comunità, sensibile ai costanti e forti richiamo del Santo Padre per una ‘nuova evangelizzazione’, ha sentito l’urgenza di porsi al servizio di coloro che sono alla ricerca di Dio. Abbiamo realizzato perciò una casa di accoglienza, casa Hebron, per accogliere, ascoltare e servire chi verrà a pregare con noi.

L’inaugurazione ufficiale è stata fatta il 20 novembre 1999 da S.E. Mons. Cleto Bellucci Arcivescovo emerito di Fermo.

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